Le cure personalizzate grazie a FoundationOne

Grazie all’impegno di Roche è disponibile nel nostro Paese FoundationOne®, un servizio innovativo di ampia profilazione genomica che supporta i medici nella scelta della terapia più appropriata da intraprendere.
Sviluppato da Foundation Medicine, questo servizio è in grado di identificare le alterazioni genomiche della crescita tumorale individuando tutte le classi di alterazioni clinicamente rilevanti. Conoscere le mutazioni genetiche dei tumori aumenta le probabilità di poter trattare il cancro con le terapie target che agiscono direttamente su queste mutazioni per arrivare a risultati migliori e terapie meglio tollerate.

Per fare un esempio, da uno studio condotto in pazienti non fumatori (o fumatori occasionali) con adenocarcinoma polmonare, FoundationOne® ha identificato nel 65% dei casi alterazioni genomiche potenzialmente trattabili con terapie già disponibili o in studio clinico che i precedenti test non avevano individuato.
“La profilazione genomica – spiega il Professor Giancarlo Pruneri, Direttore Anatomia Patologica, Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale Tumori, Milano – è un processo integrante della diagnostica oncologica moderna, perché permette di rilevare fattori prognostici e predittivi, cioè biomarcatori di fondamentale importanza nell’identificazione del rischio di recidiva e per la terapia personalizzata. Questa tecnologia può essere applicata a tutte le fasi della malattia, dagli stadi iniziali alle fasi avanzate, ed ha una sensibilità tale da permetterci di verificare le alterazioni nel DNA circolante non solo su tessuto tradizionale, ma anche nel torrente sanguigno (la cosiddetta biopsia liquida), preservando il paziente da inutili interventi chirurgici a scopo diagnostico e stadiativo, e permettendoci di verificare con grande precisione l’insorgere di mutazioni selettive che conferiscono resistenza alle terapie molecolari.”
Grazie a questo nuovo strumento l’oncologo può quindi acquisire informazioni dettagliate che consentono di ampliare le opzioni terapeutiche, mettendo in relazione il profilo mutazionale del tumore del singolo paziente con le terapie target. Il nuovo test riesce a rilevare tutte le 4 classi di alterazioni genomiche necessarie per un’ampia profilazione del tumore.

I risultati sono altamente affidabili visto che la sensibilità  del test è compresa tra il 95% e il 99% per i diversi tipi di alterazione, con un’elevata specificità (valore predittivo positivo > 99%). Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nel campo dell’oncologia, i medici oggi possono usufruire di servizi che aiutano nelle decisioni terapeutiche e che consentono di offrire ai pazienti cure sempre più personalizzate. La profilazione genomica è, in quest’ottica, uno strumento estremamente efficace.
Attraverso l’individuazione delle alterazione responsabili della crescita tumorale si è in grado di valutare più opzioni terapeutiche per il paziente.

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clipSALUTE il Tg di domenica 25 marzo 2018

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